literature

Volo straordinario (Perduta per sempre)

Deviation Actions

ElectricLimeFloppy's avatar
Published:
518 Views

Literature Text

”Idi syuda Kudrjavka”  L’uomo davanti a me tende una mano e fa cenno di seguirlo. Il tono della sua voce è caldo e rassicurante. Sento che mi vuole rasserenare, ma non c’è ne bisogno. Quando sto con lui, sono sempre serena. Lo seguo. Mentre cammino sul pavimento metallico, noto la capsula in fondo al corridoio: è una specie di cono, completamente fatto di metallo, con uno sportello aperto. L’interno è un ammasso di piastre metalliche fuse alla male e peggio, ci sono cavi e ventole esposte ovunque, ma noto anche un rivestimento in lattice più o meno soffice a rivestire il pavimento. Mi sento sollevata in aria: un uomo mi ha preso e ora m’inserisce dentro la capsula. Un terzo uomo, penso sia un soldato,a giudicare dall’odore del rancio attaccato ai vestiti, comunica qualcosa ai due uomini in tuta blu. Annuiscono. Devono aver ricevuto ordini. Ma quali? Non riesco a sentirli. La scatola è insonorizzata. Un piccolo oblò è il mio contatto con il mondo esterno. Non capisco cosa ci faccia qui dentro. Ho passato gli ultimi mesi in situazioni simili, ma oggi sembra diverso. Percepisco una strana eccitazione in tutti gli uomini che incontro. Non riesco a comprenderne il perché tuttavia.
Passano tre giorni. Mi hanno trattato bene in quel periodo. Ogni tanto aprivano lo sportello per darmi da mangiare, per stare con me. Mi parlavano, con il loro solito tono dolce e rassicurante. Fino alla notte a cavallo fra il secondo ed il terzo giorno. E’ notte. Nel deserto ci sono le stelle, e l’aria fredda dell’inverno penetra lo stesso nella capsula. Stavo per addormentarmi con queste sensazioni, quando sentì un fortissimo rumore: come un forte getto d’acqua riverso verso il basso.
All’improvviso una voce si propaga nell’abitacolo:  “Samolet na vzlete. Udachi Kudrjavka”
Cosa sta per succedere? Improvvisamente sento una fortissima spinta verso il basso. Un rumore mai sentito si diffonde ovunque. La capsula trema. Comincio sentire caldo, anche le ventole si stanno muovendo, filtrando aria calda. Ma non mi preoccupo di ciò. Il rumore: ho già sentito questo suono altre volte, ma oggi è diverso. E’ fortissimo. Sento il mio battito cardiaco accelerare. Lo posso sentire con le mie orecchie. Non oso muovermi, ma capisco che sta succedendo qualcosa di straordinario. Dal finestrino alcune lame di luce entrano nell’abitacolo a ritmi regolari. Non oso guardare dall’oblò. Ora sento come se un peso enorme mi schiacciante. E’ terribile sopportare questa pressione sul mio povero corpo. Non è la sola cosa strana. Il cielo comincia a cambiare colore. Diventa sempre viola. Vedo una linea ambrata all’orizzonte. Non mi sono sporta sull’oblò, tutto è riflesso sul rivestimento in lattice, dove sono seduta. Tutto d’un tratto realizzo.
Mi sto alzando in volo. Ma in quale direzione? La forza comincia a diminuire. Sento cigolii preoccupanti provenire da sotto il pavimento. Poi un rumore secco, pesante. Infine il silenzio. Rimane solo il suono della ventola che continua a girare. Alla fine mi faccio coraggio. Tutto sembra immobile. Posso farcela. Mi alzo, e osservo fuori dall’oblò.
Non trovo le parole per descrivere. Uno strano oggetto fluttua nell’oscurità davanti a me. E’ una specie di disco violaceo con delle striature grigie. Una linea ciano delimita l’oggetto, ma osservando meglio noto che è costellata da una miriade di puntini luminosi. Un alone dorato riveste il disco, come a proteggerlo. E’ uno spettacolo meraviglioso. Cos'è? Tutto a un tratto mi accorgo di starmi muovendo. Ciò che avevo visto mi sembrava straordinario, ma cambiai idea. Mentre mi spostavo lateralmente al disco uno strano bagliore bianco cominciò a sorgere sulla linea che divideva il disco dal resto del cielo. Già, il cielo. Qui è nero. Sembra una cosa assurda, ma sembra che terra e cielo si siano capovolti. Il bagliore continua ad aumentare. La superficie del disco si illumina a sua volta. Realizzo che è una sfera. Ora è azzurra. E’ bellissima. Le striature diventano bianche, e vedo delle strane macchie marroni, velate di blu. Allora comprendo. Quella che vedo è ciò che gli uomini chiamano Terra. Io vengo da lì. La Terra! Quella è la Terra! Io mi trovavo lì sotto! Ero lì sotto, molto più in basso di dove mi trovo ora. Sono in volo. Sono nello spazio. Ora capisco tutto. La pressione. Il cielo nero. E’ lo spazio.
L’oscurità che avvolge la Terra. Eccola, la Terra, baluardo di luce in mezzo all’oscurità. Eppure non ci credo. Tutto ciò che ho visto. E’ possibile? Quell’aureola azzurra intorno alla terra...i puntini luminosi...il bagliore... comincio a sentire caldo. Mentre mi chiedo ciò continuo a guardare la terra. Riconosco le striature bianche: sono nuvole. Vedo le terre, ed i mari che le lambiscono. Assomiglia a ciò che è raffigurato su quegli strani pezzi di carta colorati appesi nei muri dove mi hanno addestrata. . E’ bellissimo. La terra, il cielo, il mare. Tutto permeato di un azzurro infinito. L’azzurro chiarissimo contro l’oscurità più nera. Ho sempre pensato che la terra fosse un posto speciale. Ma ora ne ho la conferma. Comincia a fare veramente caldo. Cosa sta succedendo? Sto sudando. Il pelo si sta tutto arruffando. Mi siedo, cercando qualcosa da cui bere. Noto un piccolo contenitore cilindrico accanto a me. C’è qualcosa di trasparente all’interno. E’ acqua. Ma...sta bollendo...Cosa sta succedendo? Continuo ad osservare. Man mano che passa il tempo mi muovo intorno alla sfera. Quanto tempo dovrò rimanere quassù? Io voglio tornare a terra. Dopo aver visto ciò non posso non farlo. Il cielo...la terra...troppo caldo. Passano ore. Minuti? Anni. Il mio battito sta rallentando. Sto morendo? Forse non dovevo tornare. In fondo...lo sapevo. Dopo aver visto ciò che ho visto...cos’altro avrei potuto fare? Perduta per sempre. Do’ un’ultima occhiata alla Terra.
E’ bellissima...forse....forse...sono già morta. Forse è questo il paradiso? Vedo l’azzurro allargarsi intorno all’oblò. Non c’è più oscurità. Solo luce.
Una grande luce azzurra...
Quando ho dovuto scegliere cosa raccontare ero indeciso. Nella mia testa circolavano tre opzioni: il volo di un impiegato dalle Torri Gemelle l'11 settembre, il volo di un missile balistico con testata nucleare verso il suo obbiettivo, oh, ultima arrivata, la storia di Laika. Alla fine ho scelto l'ultima, in quanto l'ho ritenuta più vicina al genere con cui mi trovo meglio: la fantascienza. E devo dire che mi è successo anche un anedotto curioso nella sua stesura. Oggi, l'ultimo giorno di controllo, ho effettuato il login su DA per caricare la storia. Ero ancora insicuro della scelta fatta, ma guardando le Daily Deviation ho trovato quest'immagine www.deviantart.com/deviation/3… . Ho pensato subito che fosse un segno, e ho caricato la storia felice di averla conclusa. Certo è che mi sono trovato bene con il tema. Mi è sempre piaciuta la corsa allo spazio durante la Guerra fredda, trovo per certi versi anche "romantiche" le passeggiate di Gagarin nello spazio, gli Sputnik, l'allunaggio del'Apollo e le varie tappe. Così ho scelto di raccontare il volo di Laika, primo essere vivente mandato in orbita. Una cagnetta che nel 1957 fu spedita in orbita in una missione senza ritorno.
Nella realtà Laika non aveva un oblò. E' stata rinchiusa in una tomba di metallo per sette ore, la durata del suo volo.
Lo Sputnik 2 rimase in orbita 162 giorni prima di cadere a terra, ma non era più un satellite. Era una tomba.
Consiglio a chiunque voglia leggerlo di farlo ascoltando "Forever Lost" dei God Is An Astronaut. Dona un'ottima atmosfera al tutto.
© 2013 - 2024 ElectricLimeFloppy
Comments2
Join the community to add your comment. Already a deviant? Log In
NormanVauxhall's avatar
C'ho pensato adesso... i cani non possono sudare! :noes: