Un Sogno - Capitolo 6

«Come procede il soggetto?»
[Bene. La procedura di potenziamento degli arti inferiori e superiori è stata completata al 100%. Le protesi meccaniche hanno aumentato forza e velocità del soggetto. Il rischio di rigetto è nullo. Anche i microcostrutti nelle cavità bronchiali e nel fegato stanno funzionando alla massima resa.]
«E per quanto riguardo il progetto Angelos?»
[La procedura di impianto è stata eseguita alla perfezione. Nessun rigetto, nessun imprevisto. La muscolatura regge il supporto biomeccanico che abbiamo inserito.]
«Dammi i dettagli delle operazioni di potenziamento e releative al progetto Angelos.»
[Innesti eseguiti e percentuale di riuscita dell'intervento:
-Gambe bioniche - 100%
-Braccia bioniche - 100%
-Centralina di filtraggio bronchiale - 100%
-Centralina di filtraggio epatico - 100%
-Supporti biomeccanici alle scapole sx e dx - 100%
Procedura modello Angelos iniziata a questo livello di potenziamento
-Archetipo Ftera 01 posizionata su scapola sx. Rigetto evitato - 100%
-Archetipo Ftera 02 posizionata su scapola dx. Rigetto evitato - 100%]
«Bene. Avvertimi quando il soggetto si risveglia.»



Di nuovo quella sensazione. Il dormiveglia è brutto: sei sveglio ma tutte le tue funzioni mentali sono rallentate. Ci vuole un po' per svegliarti, e quando lo sei ti ritrovi una piccola emicrania e stanchezza. Doni gentilmente concessi dal tuo cervello, che si era già predisposto per riposare, ed invece è qui a pensare per te. Ma questo non è un normale dormiveglia. Mi era stato indotto con i narcotici. Mi gira ancora un po' la testa, e vedo ancora annebbiato. Ma dopo un po' queste sensazioni spariscono, e ne arrivano altre. Sento il freddo e duro metallo sulla mia schiena, e il dolore provocatomi dalle cinghie di cuoio troppo strette alle caviglie ed al bacino. Realizzo di essere in piedi, trattenuto su un lettino verticale. Ho freddo. E' normale se ti lasciano adosso soltanto un pantaloncino, lasciandoti scoperto tutto il resto. Eppure in questo groviglio di sensazioni ne sento una abbastanza strana. Sentivo qualcosa di morbido e soffice dietro la schiena, all'altezza delle scapole.
Avevo le mani libere, così provai a tastarmi le spalle alla ricerca di quella cosa che mi dava quella sensazione. Andai più sotto, al livello delle scapole. E lì senti qualcosa di raccapricicante: qualcosa di morbido e piumato. Ritrassi la mano velocemente, e nel farlo caddere alcune piume dal palmo della mano. Girai di scatto la testa per provare a vedermi da dietro e con orrore vidi che avevo un paio di ali, bianche , piumate. Ali d'angelo.
Non so cosa mi prese in quel momento, ma m ricordo che tirai un urlo così forte da spaventare persino me stesso. Ero in preda all'isteria. Cercavo di sciogliere le cinghie, e provavo a staccarmi dal tavolino. Nel farlo agitavo le braccia e continuavo ad urlare, contorcendomi e mandando in aria tutto ciò che era alla mia portata: flebo, carrelli pieni di attrezzi chirurgici, elettrodi. Alcuni macchinari cominciarono ad emettere bip sempre più acuti e vicini fra loro. Alla fine in preda al panico togliendomi tutti gli elettrodi feci impazzire i macchinari, che emettevano un lungo bip initerrotto. In quel momento dalla porta entrarono alcune persone. Un uomo indossante un camice venne vicino a me e mi iniettò qualcosa. Di nuovo narcotici. Mentre sprofondavo nel sonno mi veniva da pensare. Cosa era successo? E perchè proprio io? Cosa ero diventato?